Fund raising,ovvero raccolta fondi per le ONP?

Ciao a tutti. Con questo primo messaggio, lo staff del Centro Studi inizia a proporre alcuni temi di dibattito e riflessione sul management delle aziende for profit e non profit.

Siamo un ponte tra i due mondi,quello aziendale tradizionale e le organizzazioni per il cambiamento umano, come le definisce Peter F. Drucker, e vogliamo costruire solide pratiche e legami tra questi due paradigmi organizzativi e concettuali.

Inizierei da un tema che ha occupato una parte del dibattito scientifico e manageriale del mondo non profit negli ultimi quindici anni nel nostro paese: il fund-raising, ovvero la raccolta fondi!

Pensate che sia davvero efficace investire risorse nel raccogliere fondi? Quante cause,tutte nobili ovviamente,esistono in Italia e perché dovrei,io cittadino, devolvere soldi solo ad una di queste? E’ opportuno parlare di comunicazione sociale e quindi di fund raising come appendice finale di un importante e complesso processo interno dell’organizzazione piuttosto che impostare campagne di fund raising senza conoscere fondamentali elementi di gestione aziendale interna,di gestione e sviluppo del personale e dei volontari e di molto altro?

Purtroppo si è diffusa, in molte organizzazioni del terzo settore italiano, l’idea che sia necessario e sufficiente svolgere attività di raccolta fondi per assicurare un futuro alla ONP stessa.

Molto sbagliato e molto pericolo! Noi, come Centro Studi, lavoriamo molto sul prodotto e sul progetto dell’organizzazione,sulla sua visione e missione: non consideriamo mai i classici e ormai obsoleti strumenti di fund raising.

Risultato finale di questo approccio? Le ONP si interrogano e decidono di lavorare sul processo organizzativo endogeno ed esogeno che poi,se ben strutturato,porta le non profit stesse a lavorare meglio nel quotidiano,incrementando le occasioni di sviluppo operativo ed economico.

Federico Spazzoli

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