Classe dirigente

Non se ne parla quasi mai, non è un tema all’ordine del giorno ma è terribilmente importante e cruciale per ogni paese! La formazione di classe dirigente, il ruolo dei leader, lo sviluppo delle persone attraverso l’esempio e la formazione, le buone pratiche aziendali che aiutano i dirigenti, giovani e non a misurarsi sul campo teorico ed operativo, sono tutti “processi” che richiedono una grande dedizione e molto tempo.
Chi svolge oggi questa funzione determinante in Italia? Le Università, in parte. I partiti politici, non più probabilmente. I corpi intermedi, le associazioni nazionali, svolgono in modo molto parziale tale compito. Ed il non profit? Quasi nulla si potrebbe dire, visto che manca decisamente in questo settore, una classe dirigente all’altezza della complessità richiesta per capire la portata e la dimensione dei cambiamenti che stiamo attraversando.
Cosa serve per formare una classe dirigente che diriga il cambiamento e porti le aziende, for profit e non profit, fuori dalle secche e dal pantano? E’ necessario investire profondamente sui sistemi formativi pubblici, quindi le Università in primis, sui percorsi di innovazione sociale ed economica, su questo il non profit avrebbe molti argomenti da portare al tavolo della discussione, sul merito!
Il merito diventa essenziale in questi tempi: in fase di selezione, gestione, motivazione, ogni azienda seria ed articolata che intenda rimanere sul mercato, non può prescindere dalla costituzione di una classe dirigente che sia pronta, preparata, dotata di forte connotazione etica, di valori e cultura che ne legittimino l’azione quotidiana, in azienda e fuori.
La funzione formatrice che i partiti politici hanno svolto nella seconda metà del ‘900 in Italia, è stata importante ma non ha costruito le basi per il futuro: la visione strategica, il ruolo di questo paese nei sistemi economici internazionali, il cambiamento verso nuovi modelli di welfare, sono stati spesso gestiti in un’ottica di breve e brevissimo periodo.
E ora? E’ necessario uno sforzo collettivo per immaginare il futuro, renderlo più equo e con maggiori opportunità per chi inizia un percorso di studi e di vita, intende rimettersi in gioco, vuole provare a cambiare davvero questo paese.
Community Centro Studi, attraverso le pubblicazioni scientifiche, le attività di ricerca, consulenza e formazione, ha sviluppato un dibattito ampio, certamente di nicchia ed in parte per addetti ai lavori, sul quale però è necessario interrogarsi.
Esiste infatti in questo paese, un tessuto sociale, intellettuale, umano, culturale, imprenditoriale molto articolato ed interessante, pronto a contribuire al dibattito ed allo sviluppo di classe dirigente.
Accademici, imprenditori, consulenti, dirigenti di imprese sociali e del non profit, giornalisti, professionisti, molti sono pronti a cambiare e lavorano in questa direzione.
Sarebbe necessario formalizzare alcuni processi di formazione e creazione della classe dirigente attuati in questi anni, portarli all’esterno, condividerli. Poi dovrebbe entrare in gioco la vera politica, quella che determina il futuro di un paese, che stabilisce gli orientamenti sociali ed economici.
Noi non ci rassegniamo: siamo convinti che molto si possa fare.
La cultura, lo scambio reciproco, la condivisione, i veri valori del non profit, saranno i nuovi paradigmi per un futuro più certo e meno cupo.

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